Torta salata con ricotta, spinaci e pinoli
La torta salta agli spinaci e ricotta è una ricetta veloce e facile, utilizzabile in una semplice pausa pranzo. I pinoli ed il macis rappresentano un tentativo di innalzare il livello di una ricetta sì buona ma inflazionata.
Ingredienti per 4 persone
Pasta brisèe
Farina integrale 150 g
Acqua tiepida 70-100 ml
Olio EVO 70-100 ml
Lievito chimico 4 g
Sale q.b.
Farcia
Uova intere 2
Ricotta 250 g
Spinaci sbollentati 200 g
Pinoli 50 g
Sale q.b.
Pepe q.b.
Macis o noce moscata q.b.
Procedimento
Per fare la pasta mescolare in una terrina, tutte le polveri. Ad esse aggiungere, lavorando l’impasto con le mani, olio e acqua finché l’impasto non avrà la giusta consistenza. A questo punto distendete l’impasto nello stampo e preparate la farcia.
Preparare la farcia in questo caso è molto semplice. È sufficiente mescolare gli spinaci sbollentati e strizzati, i pinoli e la ricotta. Il composto ottenuto verrà adagiato sulla pasta e il tutto verrà infornato a 180° C per 30–40 minuti.
Questa è una proposta molto veloce, si può preparare anche al volo per un pranzo veloce. Ho scelto di proporla, nonostante la sua semplicità, perché prevede il fatto di fare la pasta fatta in casa che è un procedimento molto utile al buonumore. Non so voi ma personalmente trovo molto rilassante il fatto di impastare. Sentire la farina che lentamente si inumidisce permettendo alla pasta di acquisire consistenza.
La ricetta base prevedeva una semplice torta salata ricotta e spinaci, io o deciso di aggiungerci pinoli e soprattutto macis al posto della più comune noce moscata.
La scelta di usare i pinoli non è stata dettata solo dal loro ottimo sapore ma anche perché, come tutti i semi oleosi, i pinoli sono molto energetici e calorici, perfetti quindi come ricostituenti per chi pratica sport o per affrontare periodi di stress e stanchezza.
I pinoli hanno inoltre effetti antiossidanti: mantengono giovane la pelle e sano l’organismo.
Questa ricetta prevede un’ulteriore spunto molto interessante, l’uso del macis in sostituzione della comune noce moscata. Il macis è una spezia di origine indonesiana. Si tratta della parte esterna (arillo) del seme dell’albero noto come albero della noce moscata; è una membrana filamentosa, carnosa, di un rosso acceso che, una volta essiccata, perde la brillantezza del suo colore e diventa arancione-marroncina. Questa spezia l’ho incontrata anni fa, sinceramente non mi ricordo con precisione neanche dove però posso dirvi che me ne sono subito innamorato. Ha un sapore in tutto simile a quello della noce moscata però rispetto ad essa ha un sapore più delicato perfetto in altre preparazioni quando accoppiato con cannella e chiodi di garofano.

Inoltre il macis contiene molti sali minerali tra cui calcio, ferro, potassio, sodio, magnesio, manganese, selenio, fosforo, rame e zinco. Questo lo rende un ottimo integratore naturale di sali naturali. Esso ha anche una buona riserva di vitamine ed in particolare è ricco di vitamina A, C, E e molte del gruppo B.
Il macis sin dai tempi antichi è utilizzato nella medicina tradizionale orientale soprattutto nella medicina cinese e nella medicina ayurvedica indiana. Il suo uso principale è rivolto ad aiutare nei problemi del sistema nervoso essendo un rilassante naturale che viene utilizzato proprio per riequilibrare lo stato d’animo quando ci sentiamo stanchi, stressati e la nostra mente comincia a darci pensieri che ci buttano giù verso la depressione o gli stati di preoccupazione ed ansia. In ultimo, non possiamo non ricordare le caratteristiche antinfiammatorie e analgesiche che lo distinguono.
Le due novità introdotte, secondo la mia visione, rappresentano un tentativo di elevare quella che può essere una ricetta “normale” e scontata. Questo desiderio di distinguersi sempre è quello che mi ha guidato nel mio percorso culinario. Dal niente sono riuscito a crearmi un background; certo è stato merito del mio spirito di abnegazione però sono convinto che la voglia di ricercare e trovare un modo di innalzare quanto da me prodotto, in ogni frangente, ha giocato un ruolo fondamentale.

A percorso concluso, anche se non per mia scelta, posso dire questo: nel mondo del lavoro serve relativamente la preparazione.
È importantissimo averla ma è fondamentale anche che questa sia sempre accompagnata da una sana voglia di fare. C’è un modo di dire friulano che sempre mi accompagna e descrive bene la mia vita post incidente; riflettendoci ora posso affermare che descrive bene teoricamente “tutta” la mia vita. Questa espressione è “sante scugne” e mi fa venire in mente un’altra frase che mio padre ripete spesso: “Bisogna fare con ciò che si ha”.